La formazione salva la vita

La formazione salva la vita

E’ ancora diffusa in Italia l’opinione che la prevenzione riguardi sempre “gli altri“. A fatica stenta la diffusione delle pratiche di primo soccorso nelle aziende, dove capita ancora che la formazione obbligatoria sia considerata una semplice formalità, o peggio un fastidioso obbligo, che spesso viene riassunto nel dire: “non fate niente, chiamate il 118“.

Per non parlare dell’ambito scolastico, dove letteralmente i bambini (dalla scuola di infanzia in su) sono esposti al rischio di non essere soccorsi correttamente e tempestivamente: questo perché, corsi di primo soccorso aziendale a parte (che comunque non prevedono formazione specifica in ambito pediatrico), non esiste nessun obbligo per il personale docente e non docente di frequentare corsi di primo soccorso pediatrico.  Letteralmente consegniamo i nostri figli al caso.

Estendendo il discorso, oggi, purtroppo abbiamo avuto l’ennesimo caso da registrare, con grande mestizia, unita a molta stizza: la morte dell’artista 37enne Alessandro Calligaris a Torino, deceduto in seguito alle conseguenze di una ostruzione in un ristorante cittadino. Morto, secondo l’articolo de La Stampa che riportiamo di seguito, dopo quattro giorni di rianimazione. Purtroppo questa è la dimostrazione del fatto che la mancanza di formazione del personale che lavora nell’ambito della ristorazione è una gravissima mancanza, che dovrebbe far riflettere innanzitutto le associazioni di categoria. 

Imparare le manovre di disostruzione (Heimlich, il cui tasso di successo oltrepassa il 90% dei casi di ostruzione parziale negli adulti) dovrebbe essere un obbligo, al pari dei corsi HACCP o dei corsi di sicurezza sul lavoro. Inutile continuare a piangere le vittime, pensando che queste morti siano frutto della fatalità.

https://www.lastampa.it/2018/11/01/cronaca/morto-il-fumettista-alessandro-caligaris-soffocato-da-un-boccone-di-carne-KPzWD8AsIZ4y1MUh8VIVWJ/pagina.html