In discussione in Parlamento
Pare che sia la volta buona? In effetti una iniziativa parlamentare, il DDL 1441 che contiene “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero” ha già superato il primo iter con l’approvazione alla unanimità lo scorso 30 luglio da parte della Camera dei Deputati. Ora il DDL prende la via del Senato, dove si spera trovi la Commissione disponibile per un veloce esame del testo, al fine di una celere approvazione.
1. Obbligo nella PA, nelle scuole e nel settore dei trasporti
Finalmente luoghi di grande transito, quali gli aeroporti, i porti, le stazioni ferroviarie ed i mezzi di trasporto che effettuano tratte oltre le 2 ore senza fermate intermedie dovranno essere equipaggiati da defibrillatori. Ugualmente, le sedi della PA, dando un ordine di priorità alle scuole, di ogni ordine e grado, e alle università
2. Incentivazione per l’installazione dei DAE nei luoghi pubblici
Al momento sembra più che altro un auspicio, tuttavia la legge prevede che gli enti locali possano incentivare l’installazione dei DAE in luoghi pubblici come i centri commerciali, i condomini, gli hotel….
3. Chi usa il DAE
Si supera il concetto che per usare il DAE serve aver frequentato il corso di abilitazione all’uso. Grazie alla evoluzione tecnologica, oggi i defibrillatori possono essere usati anche da una persona non formata!
4. Rafforzamento della legge Balduzzi per le società sportive
Le associazioni e società sportive dovranno avere il DAE anche durante gli allenamenti e non solo durante le gare e competizioni ufficiali. Inoltre, le società che utilizzano impianti pubblici, avranno l’obbligo di condividere il defibrillatore con gli utilizzatori degli impianti stessi.
5. Una App integrata con le centrali operative del sistema di emergenza per la mappatura di DAE e soccorritori
L’evoluzione di app già esistenti (pensiamo a DAE Responder dell’Emilia Romagna o a Where Are U) consentirà di unire una rapida geolocalizzazione dei DAE, nonché dei soccorritori più vicini alla vittima, superando la drammatica situazione di frammentazione che si vede attualmente. Ovviamente si presuppone che i soccorritori siano censiti su base volontaria negli archivi informatici delle centrali operative.
6. Informazione e sensibilizzazione
Anche qui, aspettiamo di vedere se verranno messe risorse sul tavolo: il DDL parla di “promuovere la cultura del primo soccorso, focalizzare l’attenzione sul problema dell’arresto cardiaco e sulle manovre di RCP”. Sposiamo integralmente la causa, confidando che gli spazi formativi nelle scuole siano effettivamente supportate e non genericamente delegate al terzo settore (alias: fate corsi gratis….).
Insomma, aspettiamo notizie dal Senato della Repubblica! Di seguito il link con il testo attualmente in discussione: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/DDLPRES/0/1121845/index.html?part=ddlpres_ddlpres1-articolato_articolato1