Arresti cardiaci: l’80% si verifica in casa o sul posto di lavoro
Lo chiamano il “killer silenzioso”. Non dà, spesso, sintomi premonitori: colpisce persone apparentemente sane e produce 73000 morti all’anno solo in Italia. A conti fatti sono 200 al giorno, uno ogni 7 minuti. Chi è colpito dall’arresto cardiaco, se non soccorso in tempo, perde il 10% di possibilità di sopravvivenza ogni minuto che passa; in 4 minuti ha già danni cerebrali. Purtroppo aspettare l’ambulanza non è la soluzione.
Ma esiste una soluzione? Sì, la soluzione c’è e passa da un cambio culturale: passa dalla formazione. Una rianimazione cardiopolmonare precoce e dei defibrillatori prontamente disponibili sono la soluzione. Usare un defibrillatore è semplice, automatico e può essere fatto da chiunque abbia fatto un semplice corso di formazione. Nei paesi in cui la formazione è fatta seriamente e in cui i defibrillatori sono diffusi sul territorio, la percentuale di sopravvivenza da arresto cardiaco arriva anche al 75% (da noi è al 12%!).
L’80% degli arresti cardiaci avviene in casa o sul posto di lavoro: l’unico progetto davvero in grado di salvare vite sarebbe quello del defibrillatore aziendale, ovviamente con un congruo gruppo di lavoratori addestrato ad usarlo.
Per informazioni sull’acquisto di un defibrillatore o per organizzare un corso BLSD nella tua azienda, contattaci!
0 commenti